Di seguito riportiamo il comunicato stampa di AICA (Associazione Italiana Costruttori di Autoattrezzature).
Le pagine dei giornali continuano a riportarci cronache preoccupanti su aspetti determinanti per la
sicurezza stradale e dei cittadini: si tratta delle frodi nelle revisioni periodiche dei veicoli. L'attuale
sistema di revisione, sostiene l'AICA, Associazione Italiana Costruttori di Autoattrezzature, è basato su
rilevazioni lasciate per alcuni aspetti alla discrezionalità del singolo operatore, ed ha palesato come a
fianco di tante officine affidabili e professionali vi siano anche operatori poco seri che incassano la tariffa
e certificano la revisione senza averla eseguita.
A mero titolo di esempio, è di pochi giorni fa la notizia, riportata da diversi organi di stampa, di una serie
di controlli per la sicurezza stradale e la verifica dell'affidabilità dei veicoli eseguiti dai Carabinieri del
Comando provinciale di Napoli, che hanno portato alla scoperta di ben 1.600 revisioni che risultavano
effettuate da un tecnico deceduto da 9 mesi. È stato inoltre scoperto l'utilizzo di un software che
consente il rilascio della documentazione di revisione senza la presenza del veicolo nel centro di
revisione stesso. È un caso che può apparire sorprendente, ma che di fatto mette in luce una grave falla
nel sistema delle revisioni: anche i morti possono fare le revisioni, e non serve portare la macchina.
La soluzione però esiste già: si chiama MCTCNet2, ed è un sistema di rilevazione automatica collegato
direttamente al CED della Motorizzazione con protocollo criptato, che garantisce l'assoluta regolarità
delle operazioni di revisione. Questo sistema, ideato dal Ministero dei Trasporti e messo a punto con la
collaborazione dei costruttori di autoattrezzature e delle associazioni di categoria degli autoriparatori, è
già disponibile e pronto ad entrare in funzione. Tuttavia la Commissione Trasporti del Senato ha invitato l'amministrazione a prorogare ulteriormente l'avvio dell'installazione del software MCTCNet2, nonostante
esista anche un apposito tavolo di lavoro per definire tempi ed eventuali messe a punto che dovessero
rendersi necessarie.
AICA, Associazione Italiana Costruttori di Autoattrezzature, invita quindi il nuovo Governo ad accelerare
l'effettiva adozione di questo strumento indispensabile per garantire una maggiore sicurezza del
cittadino. AICA sottolinea infatti che le revisioni auto sono un fattore importantissimo per la sicurezza
stradale, e che a tale scopo gli automobilisti esborsano ogni anno cifre rilevanti. Nel 2013 infatti,
secondo l'Osservatorio Autopromotec, la spesa degli italiani per le revisioni e per le pre-revisioni è stata
superiore ai 2,7 miliardi di euro, con un costo medio unitario di 130 euro. Sarebbe uno spreco
inaccettabile, oltre che un illecito, se questi soldi venissero spesi a fronte di finte revisioni.