Secondo un'elaborazione su dati rilevati dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ed eseguita dall'Osservatorio Autopromotec, la spesa degli italiani nel primo semestre del 2012 per le revisioni obbligatorie delle loro auto presso le officine private autorizzate ammonta a 1,4 miliardi di euro, con un lieve aumento dello 0,7% a confronto con la spesa dello stesso periodo del 2011.
La spesa di 1,4 miliardi si compone del pagamento della tariffa fissata (pari a 65,15 euro per ogni revisione) per un totale di 454,61 milioni di euro e 6.977.886 revisioni effettuate e di ben 905,52 milioni di euro per le operazioni di prerevisione (manutenzioni ed operazioni necessarie per permettere ai veicoli di superare i controlli). Il numero delle revisioni del primo semestre 2012 risulta inferiore a quello dello stesso periodo del 2011 (7.139.359), e ciò è dovuto al fatto che il numero degli autoveicoli chiamati a revisione nel 2012 è inferiore a quelli chiamati per legge nel corso del 2011.
Tuttavia, l'aumento dell'Iva e il normale incremento dei costi di manutenzione e riparazione ha fatto sì che la spesa totale sia rimasta in linea con il risultato dello scorso anno.
L'Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca del salone AUTOPROMOTEC, per favorire l'osservanza degli obblighi della revisione, chiede da tempo, che, così come avviene per il rinnovo della patente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti invii un avviso ai proprietari delle auto chiamate alle revisione. I proprietari dei veicoli, rischiano non poco per la non osservanza dell'obbligo della revisione! Infatti, il Codice della Strada (art. 80 comma 14) prevede una multa da 155 fino a 624 euro, e in caso di recidiva la sanzione raddoppia e fa scattare la sospensione del permesso di circolazione fino al superamento della revisione. Nel caso in cui poi, un veicolo circoli nonostante sia sospeso dalla circolazione, sono previste ulteriori sanzioni a partire dal 1.842 fino a 7.369 euro, e infine il fermo amministrativo del mezzo.
Bisogna inoltre tenere conto dell'orientamento dato dalla Commissione Europea con la proposta di regolamento pubblicata lo scorso 13/07/2012, con l'obiettivo dichiarato di dimezzare entro il 2020 il numero totale dei decessi sulle strade dell'Unione Europea e l'avvicinamento entro il 2050 all'obiettivo "zero vittime" nel trasporto su strada. Per ottenere questi risultati sono state studiate una serie di misure con l'intento di migliorare la qualità ed il coordinamento dei sistemi ispettivi nazionali e dei controlli su strada ora al vaglio delle singole nazioni. Un orientamento già in parte recepito in Italia con un aumento dei controlli incrociati da parte della Polizia Stradale, dagli Uffici Provinciali della Motorizzazione e dalle Province.