Negli ultimi mesi abbiamo letto varie notizie relative a revisioni facili eseguite da centri di revisioni che sono poi stati sospesi o chiusi per falsità ideologica commessa da incaricato di pubblico servizio. Purtroppo il bollettino che segue è indice di un comportamento diffuso e che riguarda tutto il territorio italiano:

  • Bologna: dicembre 2011 - 4 persone indagate;
  • San Giorgio delle Pertiche: dicembre 2011: 1 persona indagata;
  • Reggio Emilia: Novembre 2011 - 1 persona indagata;
  • Cosenza: Novembre 2011 - 21 persone indagate;
  • Sassuolo: Ottobre 2011 - 4 persone indagate;
  • L'Aquila: Marzo 2011 - 1 persona denunciata;
  • Cuneo: Luglio 2010 - 16 persone indagate;
Anche su "Striscia la Notizia" è apparso recentemente un servizio su alcune officine della Bassa Padovana dove un'auto decisamente non a norma veniva certificata come regolare senza alcun problema in tre diverse officine.
Spesso i responsabili e i titolari dei Centri di revisioni tendono a dimenticare il loro ruolo di Incaricato di Pubblico Servizio e che nell'esecuzione delle prove della revisione si sostituiscono allo Stato. Contravvenendo alle norme ed ai regolamenti possono incorrere, a seconda della gravità delle violazioni, in sanzioni di tipo amministrativo ma anche di tipo penale.
Per ovviare ai problemi causati da comportamenti non in linea all'attuale regolamentazione, il Ministero dei Trasporti ha varato il nuovo protocollo MCTC-Net 2, che introdurrà secondo un tempario già pubblicato, l'adozione di un nuovo strumento, una telecamera, che testimonierà la presenza del veicolo sottoposto a revisione, inquadrando la targa durante l'esecuzione della prova dei freni. Verranno inoltre aggiornati i software gestionali e i protocolli di comunicazione.
Gli obiettivi che hanno motivato il nuovo protocollo MCTC-Net 2 sono stati i seguenti:
  • la vericidità della prova;
  • la sicurezza dati;
  • l'aggiornamento rapido ed economico;
  • l'inserimento delle revisioni dei ciclomotori e motocicli in Net2;
  • la dematerializzazione degli archivi cartacei;
  • l'ottimizzazione dei diagrammi di flusso;
  • il raggiungimento di un parco veicoli nazionale che risponda ai requisiti minimi di sicurezza definiti dalle leggi italiane ed europee.